Next Geosolutions Europe S.p.A. annuncia l’ampliamento della propria flotta offshore con l’acquisto della nave “Sea Admiral”, IMO No. 9581150 dalla società norvegese Beitveit Holding A.S. La nuova nave sarà operativa dal primo trimestre 2025.
Rinominata “NG EXPLORER”, la nave sarà impiegata per attività di indagini di tipo geofisico, geotecnico, ambientale ed UXO. La NG EXPLORER rappresenta un altro asset strategico per NextGeo ed un ulteriore potenziamento della propria offerta di servizi nell’ambito delle geoscienze marine. Infatti, grazie a questa nuova unità navale, di elevata flessibilità operativa, la Società riuscirà ad eseguire progetti già inseriti nel portafoglio ordini in continua crescita ed a generare nuove opportunità di business in un settore in forte espansione. Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo, ha così commentato: “Alla luce della crescita della società, l’acquisto di questa nuovo asset navale rappresenta un’importante opportunità per il Gruppo e si inserisce nei progetti di crescita volti ad ampliare la flotta di proprietà, con navi che svolgono attività specifiche di pertinenza del Gruppo NextGeo. L’operazione rientra nella strategia di crescita e sviluppo che abbiamo dichiarato in fase di IPO e ci permette di ampliare l’offerta dei nostri servizi sul mercato. Con questa acquisizione, portiamo a quattro il numero di navi offshore di proprietà, includendo la già comunicata acquisizione della nave “Deep Helder”, che si perfezionerà a Gennaio 2025, mantenendo un sano equilibrio tra la flotta propria e quella a noleggio, a conferma del nostro modello di business asset-light”.
La NG EXPLORER, con una lunghezza di 58 metri e larghezza di 14 metri è una Multi Purpose Survey Vessel (MPSV) costruita nel 2010, dotata di un sistema di Dynamic Positioning Class II (DP2) e di una propulsione diesel-elettrica che innalzerà bandiera italiana e sarà operativa a partire dal primo trimestre 2025. Il prezzo di acquisto della “NG EXPLORER” ammonta a € 6.750.000,00, finanziato attraverso l’utilizzo di mezzi propri. La nave sarà oggetto di lavori di refitting, con un investimento aggiuntivo stimato tra i 3 e i 5 milioni di euro, al fine di renderla ancora più efficiente e funzionale alle attività altamente tecnologiche a cui è destinata.